Empori della Solidarietà

14.06.2023

L'Emporio della Solidarietà è un progetto promosso dalla Caritas Diocesana di Ancona-Osimo, attivato dall'Associazione SS. Annunziata – OdV in collaborazione con il Comune di Ancona e il Gruppo di Volontariato Vincenziano. È un servizio rivolto ai singoli e alle famiglie residenti che si trovano in condizioni di disagio economico, lavorativo e familiare; è in grado di offrire loro un aiuto temporaneo per alleggerire la loro condizione di difficoltà. Il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli utenti si contrappone alla logica assistenzialistica, promuove la crescita della persona facendo leva sulle risorse della famiglia e sulla capacità di scegliere e di gestire le proprie risorse, e la sostiene nel proprio percorso.

L'Emporio è strutturato come un vero e proprio supermercato di piccole/medie dimensioni dove sono presenti diversi tipologie di prodotti, dai generi alimentari ai prodotti per l'infanzia, dai prodotti per l'igiene della persona e della casa agli articoli scolastici.

Il valore dei prodotti è espresso tramite un punteggio e grazie ad una tessera a punti (Buono Viveri) rilasciata dal Centro di Ascolto diocesano o parrocchiale; le famiglie possono accedere all'Emporio e fare "spesa" in maniera totalmente gratuita scegliendo i prodotti che più soddisfano le esigenze del nucleo familiare. Nel territorio dell'Arcidiocesi di Ancona-Osimo sono attivi 3 Empori della solidarietà:

• l'"Emporio della Solidarietà di Ancona, in via V. Veneto 18;

• l'"Emporio della Solidarietà" di Osimo, in via C. Colombo 9/a;

• l'"Emporio della Solidarietà" di Falconara M.ma, in via Trento 24.

Una storia

Due sorelle all'emporio: una testimonianza di gioia che parte dal servizio

"Ci siamo proposte a tante organizzazioni, abbiamo mandato tante mail e fatto tante chiamate. Voi siete stati i primi che hanno risposto alla nostra richiesta fissando subito un colloquio conoscitivo".

È con queste parole che le sorelle Anna e Antonella hanno iniziato il loro racconto, proprio a seguito del loro turno di servizio. Le due sorelle raccontano di essere arrivate in Caritas per fare volontariato avendo a disposizione molto tempo libero ed essendo in un periodo di totale libertà. Anna è in pensione da qualche anno, dopo più di 40 anni di lavoro presso un noto studio legale della città; Antonella è invece è in pensione da pochissimi mesi, dopo aver lavorato al pubblico per tanti anni. Entrambe fanno servizio il giovedì mattina all'Emporio della Solidarietà di Ancona. Si tratta di un vero e proprio "supermercato di quartiere" in cui è possibile trovare diverse tipologie di prodotti, dai generi alimentari agli articoli per l'infanzia, l'igiene della persona, della casa e per la scuola. Qui i singoli e le famiglie residenti che si trovano in condizioni di disagio economico, lavorativo e familiare possono ricevere un aiuto temporaneo potendo accedere gratuitamente e scegliendo tutto ciò di cui hanno normalmente bisogno.

"Frequentando l'Emporio e parlando con tanti altri volontari ed operatori ci siamo subito rese conto che, contrariamente a quanto pensavamo, la Caritas oltre ad essere presente nelle parrocchie con attività di animazione, sostiene tante persone indipendentemente dalla loro religione o provenienza. Siamo rimaste colpite, in particolare, dal clima umano che si respira, dalla possibilità di vivere relazioni di reciprocità, ascoltare storie di vita, creare momenti di fraternità. Fin da subito siamo state accolte a braccia aperte e ci siamo trovate bene con l'organizzazione generale del servizio oltre che con tutte le persone che ruotano all'interno dell'Emporio, indipendentemente dal fatto che siano volontari, operatori o utenti".

Le due sorelle sono come un fiume in piena, raccontano con entusiasmo tanti avvenimenti che riguardano le centinaia di persone che si incontrano durante l'apertura del servizio. Anna racconta di un episodio che l'ha colpita particolarmente. Si tratta di Carla, che qualche mese fa è venuta a fare spesa all'Emporio: "dopo aver scelto l'ultimo prodotto ci ha salutato dicendo "ciao ragazze, questa è l'ultima volta che ci vediamo perché finalmente sono riuscita a raggiungere la pensione, mi è arrivata la notizia proprio ieri". Ci siamo salutate e, con grande commozione, le abbiamo augurato buona fortuna! Ogni tanto la vediamo in giro, sempre molto elegante e ben curata; ci salutiamo come se ci conoscessimo da tanti anni". Antonella invece è stata colpita da Giulio, un uomo sulla sessantina: 

"era la prima volta per lui. Appena è entrato nell'Emporio si è messo a piangere e non riusciva a fermarsi, si vergognava di essere arrivato a chiedere aiuto alla Caritas. Dopo averlo tranquillizzato lo abbiamo accompagnato tra gli scaffali e gli abbiamo spiegato come funziona l'Emporio e gli abbiamo consigliato alcuni prodotti da "acquistare". Dopo aver visto il luogo, bello, accogliente e ben curato, si è subito tranquillizzato ed è riuscito a scegliere i prodotti di cui aveva bisogno in totale autonomia"

È proprio questo che accade in emporio: il coinvolgimento e la responsabilizzazione degli utenti si contrappone alla logica assistenzialistica. La Caritas Diocesana, attraverso questo strumento, promuove la crescita della persona facendo leva sulle risorse della persona/famiglia e sulla capacità di scegliere e di gestire le proprie risorse, e la sostiene nel proprio percorso.

Le due sorelle sfoggiano dei braccialetti molto simili: "un giorno una cliente dell'Emporio, entrando, li ha regalati a tutti i volontari presenti. Sono fatti a mano da lei e da quando ce li ha regalati non ce li siamo mai tolti e li indossiamo con orgoglio!"

Il loro racconto continua con l'impatto avuto a seguito dell'arrivo di tanti ucraini. "Si è trattato di affrontare un vero e proprio ciclone che ci ha travolte. Abbiamo visto decine e decine di individui, perlopiù mamme con bambini e ragazzini; persone stanche, intimorite, evidentemente segnate dalle fatiche della guerra e della fuga. Scavalcare la barriera linguistica, soprattutto all'inizio, è stato davvero difficile. Per fortuna dopo qualche giorno siamo riusciti ad organizzarci al meglio!"

Prima di salutarci chiediamo ad Anna e Antonella una parola che caratterizzi la loro esperienza in Caritas. Anna non ha dubbi e risponde subito "cuore". "Facendo questo servizio io ci metto il cuore ma al contempo riesco a vedere il cuore delle persone". Antonella invece dice "disponibilità": "ce ne vuole tanta. Questo non è un supermercato come tutti gli altri; le persone che vengono qui per fare la spesa hanno le loro fragilità. Spesso il problema non riguarda solo la mancanza di entrate economiche, ma più di una cattiva gestione del bilancio familiare. Ci troviamo quindi a fare anche una sorta di "educazione al consumo responsabile", consigliando come organizzare al meglio per far fronte alle sempre maggiori necessità".

Grazie Anna e grazie Antonella per le bellissime parole e per questa autentica testimonianza di gioia che parte dal servizio!