Carcere

05.03.2023

Una delle proposte di solidarietà più autentiche e sicuramente impegnative della Caritas è il volontariato in Carcere. Nel corso del 2022 l'attività legata al volontariato in Carcere (Casa Reclusione Barcaglione e Casa Circondariale Montacuto) ha registrato un'importante ripartenza dopo il ridimensionamento che si era reso necessario nel corso del 2020 per il rispetto delle rigide normative di contrasto al Covid.

Sono ripartite alcune attività (cineforum, corsi, catechesi…), da realizzare con piccoli gruppi e sono stati portati avanti in maniera i colloqui coi singoli detenuti e le attività di assistenza. In particolare, segnaliamo il percorso realizzato a Montacuto, nella sezione dell'Alta Sicurezza, in merito alla Giustizia Riparativa.

Nel 2022 è proseguito fino a luglio il PROGETTO SIO che prevede il supporto allo studio, il Supporto e la gestione di pratiche burocratiche/previdenziali/socioassistenziali e per Servizi di Orientamento.

Nel 2022 è stata inoltre avviata la quarta edizione di LUNEISE (L'Uomo Non È Il Suo Errore), progetto di inclusione sociale e lavorativa per detenuti, ex detenuti e persone in esecuzione penale esterna.

Una storia

Andrea e il gruppo Caritas in Carcere

Nella nostra città ci sono due Istituti Penitenziari: la Casa di Reclusione di Barcaglione e la Casa Circondariale di Montacuto. Per ogni carcere si è costituito un gruppo specifico di volontari Caritas; ne parliamo con Andrea Rocchetti, referente del gruppo Caritas Carcere.

"Fondamentalmente, il nostro gruppo, fa ascolto all'interno delle due carceri di Montacuto e Barcaglione, quindi cerca di farsi vicino ai problemi delle persone detenute. Si tratta di un volontariato molto difficile ma anche molto bello. È molto importante saper ascoltare le esigenze delle persone detenute che spesso hanno perso il contatto con la realtà e ogni piccola speranza. Cerchiamo, dove riusciamo, di dar loro conforto donando qualche ora del nostro tempo libero".

Spesso il primo step della relazione avviene tramite il magazzino vestiario, a cui i detenuti si rivolgono per qualche indumento di cui hanno necessità. Si tratta di un primo approccio prezioso attraverso cui si cerca di capire la situazione, di star vicino alle persone e di far sentire concretamente la presenza della Caritas all'interno del carcere.

"In reparto facciamo soprattutto ascolto; molto semplice da dire e scrivere, ma una parola così tanto difficile da attuare, da mettere in pratica."

"Essere in ascolto vuol dire entrate nei loro problemi, nelle loro difficoltà, nelle loro paure e angosce con discrezione. Pensate anche alle preoccupazioni per i familiari che sono a casa, che magari hanno problemi di salute, pensate alle preoccupazioni per i figli e mille altri problemi che avranno risposta solo quando arriverà la prossima lettera o telefonata da parte dei familiari".
In parallelo all'ascolto La Caritas organizza anche attività ludiche, come il cineforum, oppure vari corsi di formazione, come quello di informatica e di bar-pasticceria. Infine viene offerto un aiuto per la preparazione allo studio dei detenuti che si sono iscritti all'Università.

"Il nostro è un lavoro di gruppo. Ogni mese cerchiamo di incontrarci tra noi volontari per condividere progetti e problemi relativi ai vari reparti, per poi discuterne con l'"area trattamentale" e le educatrici del carcere.

Purtroppo causa della pandemia la situazione in carcere non è poi così facile da gestire: non siamo riusciti a far ripartite molte attività. Capita spesso che qualche detenuto risulti positivo al Covid e questo fa interrompere le attività per tutto il reparto quindi non è possibile dare continuità ai progetti e spesso dobbiamo rinunciare. Questo ci fa sentire un po' amareggiati!

Anche i colloqui che i detenuti fanno con i loro familiari sono solo on-line e questo li rattrista continuamente.

Non possiamo far altro che sperare che arrivino presto periodi migliori"!

Prima di salutarci Andrea ci tiene a fare un appello: "se siete interessati a conoscere meglio questo tipo di volontariato non esitate a chiedere informazioni direttamente alla Caritas che vi metterà in contatto con noi volontari, vi aspettiamo"!